L’Unione Europea ha deciso di rivedere le norme del proprio diritto societario affinché siano idonee all’era digitale. Il Consiglio ha raggiunto un accordo provvisorio con i rappresentanti del Parlamento europeo su un progetto di direttiva che riporta nuove norme che consentiranno, alle imprese, di essere in grado di registrarsi, creare nuove filiali o file di documenti nel registro delle imprese online. Il passaggio al digitale renderà il processo di creazione di un’impresa più efficiente e conveniente.Con un comunicato stampa del 5 febbraio 2019, il Consiglio Europeo informa che, al fine di garantire maggiori efficienza, trasparenza e certezza del diritto grazie all’utilizzo di strumenti digitali, ha deciso di rivedere le norme del proprio diritto societario affinché rimangano idonee all’era digitale.Allo scopo è stato raggiunto un accordo provvisorio con i rappresentanti del Parlamento europeo su un progetto di direttiva che faciliterà e promuoverà l’uso di soluzioni online nei contatti delle imprese con le autorità pubbliche durante il loro intero ciclo di vita.Sono solo 17 Stati membri che, ad oggi, forniscono una procedura completamente online per la registrazione delle società, un platea che si intende allargare. Secondo le nuove regole:- le imprese potranno registrare società a responsabilità limitata, creare nuove succursali e trasmettere documenti per le imprese e le loro succursali al registro delle imprese, il tutto interamente online;- i modelli nazionali e le informazioni sui requisiti nazionali saranno disponibili online e in una lingua ampiamente compresa dalla maggior parte degli utenti transfrontalieri;- le norme relative agli oneri per le formalità online saranno trasparenti e applicate in modo non discriminatorio;- gli oneri applicati per la registrazione online delle società non supereranno i costi complessivi sostenuti dallo Stato membro interessato;- si applicherà il principio “una tantum”, secondo il quale le imprese dovranno fornire una sola volta le stesse informazioni alle autorità pubbliche;- i documenti forniti dalle società saranno conservati e scambiati dai registri nazionali in un formato consultabile e leggibile da dispositivo automatico;- maggiori informazioni sulle imprese saranno disponibili gratuitamente nei registri delle imprese a beneficio di tutte le parti interessate.Sarà inoltre necessario fornire tutte le garanzie necessarie per contrastare le frodi e gli abusi nelle procedure online, compresi il controllo dell’identità e della capacità giuridica delle persone che costituiscono una società e la possibilità di richiedere la presenza fisica dinanzi a un’autorità competente.Interessante è la previsione di uno scambio di informazioni tra gli Stati membri sugli amministratori interdetti al fine di prevenire comportamenti fraudolenti.L’emendamento a la direttiva relativa a taluni aspetti del diritto societario faceva parte del pacchetto sul diritto societario proposto nell’ambito della strategia per il mercato unico della Commissione e proposto dalla Commissione europea nell’aprile 2018. Il testo concordato provvisoriamente dovrà ora essere approvato dagli organi pertinenti delle due istituzioni. Sarà poi adottato formalmente dopo l’usuale messa a punto dei giuristi-linguisti.
Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni ha approvato un’operazione di cartolarizzazione finalizzata al deconsolidamento delle esposizioni deteriorate presenti nel portafoglio BIM (crediti in sofferenza, utp, scaduti e in bonis) con valore nominale lordo (Gross Book Value) al 30 giugno di 601,1 milioni di euro.
La Banca si è avvalsa, come advisor legali per l’operazione, dello studio RCC e dello studio legale Bisogni e Associati.
Nello specifico: lo studio legale Bisogni e Associati ha coadiuvato il Comitato degli Amministratori Indipendenti di BIM, per i profili afferenti la normativa in materia di “operazioni con parti correlate”, con un team composto dai partner Giovanni Battista Bisogni e Mauro Miccoli (nella foto) e dall’associate Lorenzo Cordi; RCC ha assistito la banca per gli adempimenti connessi alla cartolarizzazione dei crediti con un team composto dai partner Alberto Del Din e Elio Indelicato e dall’associate Matilde Sciagata.
L’Operazione ha visto inoltre l’intervento di Banca IMI (banca del Gruppo Intesa Sanpaolo), in qualità di arranger, e di KPMG per il rilascio della fairness opinion sul prezzo di cessione dei crediti.